Edoardo De Angelis e Neri Marcorè sono i protagonisti di un incontro musicale e di riflessione: due chitarre, una bottiglia di vino, spartiti e appunti sparsi sul tavolo, tra chiacchiere e canzoni, come due buoni amici dopo cena. Alcune canzoni sono facilmente paragonabili alle parabole: diventano argomenti per muovere il pensiero e aiutarci a comprendere meglio anche la nostra vita, il nostro percorso, la posizione dell’uomo nel mondo.
Si vola insieme tra storie, parole, immagini, suggestioni della musica, e si arriva a un fenomeno di comunicazione emotiva, diretta. Cadono barriere, resistenze, recinzioni, per vivere una profonda esperienza comune.
Come nasce “Due amici dopo cena, tra chiacchiere e canzoni”
“L’origine, decisamente fortunata, dello spettacolo, non è certo fortuita, ma nasce da solide basi di ispirazione. L’evento, infatti, non è costruzione artificiale di una invenzione teatrale, ma espressione naturale di una vera, profonda amicizia, nata e cresciuta spontaneamente, divenuta forte come la pianta di un bosco. Le radici di questa pianta sono identificabili in una iniziale scoperta di affinità, condivisione di valori, principi destinati a informare le quotidiane attività della vita. A legare insieme, strettamente, questo fascio di ragioni, è stata certo la passione per la professione e per la sua etica, l’amore per la musica, in particolare per quel tipo di canzone capace di indurre al pensiero, alla riflessione. Una canzone può, e anzi deve, costituire un piccolo messaggio, e questo messaggio ha il dovere di portare un contributo di pensiero, una chiave di lettura, un’interpretazione della realtà, un confronto.
Una canzone, se vogliamo, può essere definita una minuscola forma d’arte, e dobbiamo quindi riconoscerle la possibilità di aprire un dialogo, di allargare l’orizzonte dei nostri sentimenti.
E’ con questo spirito che Neri ed io ci ritroviamo su un palco, dietro a un sipario che sta per aprirsi, e ci guardiamo sorridenti, con il piacere di sentire che ancora una volta il nostro incontro, la nostra capacità di dialogare, di interagire, potranno essere utili a chi ci ascolta, senza la pretesa di dare un insegnamento, ma con la certezza di realizzare una positiva condivisione.”
Edoardo De Angelis